Two words towards Keats – Sandro Perotti

Due Liriche per Soprano e Pianoforte.

Introduzioni di Carlo Balzaretti

Leave always: “Leave always wandering the fantasy, the pleasure is always elsewhere” pare essere l’ispirazione di Sandro Perotti: nuovi suggestivi luoghi espressivi, in cui la voce sussurra con delicatezza ma anche con vigore la poesia di John Keats, avvolta da un pianoforte caleidoscopico, tra arcaismi e audaci percorsi armonici e gestuali irradiati dalla mélodie in cui “il piacere è sempre altrove”, come nel continuo divenire del racconto musicale dell’autore intorno ai versi di Keats.

Heard melodies: L’alternanza degli episodi omoritmici ai rapidi flussi degli arpeggi della prima parte sostiene mirabilmente la melodia sospesa, quasi cullata dal fremito di questo pianoforte narrante. Nel “Risoluto”, un fitto contrappunto a canone esordisce sulla parola “threfore…” che funge da Leitmotiv o da incipit, continuamente rielaborato in un eloquio di lontana ispirazione barocca, in cui la politonalità pone su “piani del pensiero” sempre nuovi o inesplorati “le melodie ascoltate sono dolci, quelle inascoltate lo sono ancor di più”. Con “not to the sensual ear, but, more endear’d, pipe to the spirit ditties of no tone”, la melodia si sgretola in un giocoso intarsio con il pianoforte che si estinge su “of no tone” adottando una semplice triade di re maggiore e concludendo questo viaggio introspettivo della “melodia dell’anima”.