Bettinelli Bruno
(Milano, 4 giugno 1913 – ivi 8 novembre 2004) Un articolo apparso sulla “Nazione” di Firenze, a firma Leonardo Pinzauti, definiva nel titolo: “Bruno Bettinelli Maestro dei Maestri”. Questa simpatica etichetta, da quel giorno. è rimasta legata al suo nome, a motivo dei grandi, grandissimi allievi che hanno popolato la sua classe nel Conservatorio di Milano, ed anche privatamente. Ne ricordiamo alcuni: Claudio e Roberto Abbado, Riccardo Muti, Maurizio Pollini, Bruno Canino, Uto Ughi, Azio Corghi, Barbara Rettagliati, Aldo Ceccato, Riccardo Chailly, Donato Renzetti, Umberto Benedetti Michelangeli, Gilberto Serembe, Elisabetta Brusa, Francesco Degrada, Giancarlo Facchinetti, Armando Gentilucci, Giuseppe Garbarino, Danilo Lorenzini… e anche i notissimi Roberto Cacciapaglia e Gianna Nannini. La fama di grande docente, per certi versi, occultava un poco quella di compositore: fecondo e instancabile. Già da ragazzo, grazie alla vicinanza familiare del papà Mario, noto pittore, e dello zio Angelo (compositore e Maestro sostituto alla Scala) ebbe occasione di conoscere da vicino i musicisti, i cantanti, gli scenografi più acclamati degli anni ‘20. A 12 anni entra al Conservatorio di Milano e suoi insegnanti per la Composizione furono gli amatissimi Giulio Cesare Paribeni e Renzo Bossi. Nel 1938, vince “La rassegna giovani compositori” di Roma con le Due Invenzioni per archi e, nel 1939, con la Sinfonia da camera. Da quei giorni, la fama del Maestro è stata un susseguirsi di vittorie a Premi internazionali di alto prestigio ed esecuzioni importanti da parte dei più noti direttori e solisti del momento; tra i direttori: Bernardino Molinari e Gino Marinuzzi senior, Carlo Maria Giulini, Gianandrea Gavazzeni, Ettore Gracis, fino ai più giovani Guido Cantelli, Aldo Ceccato, Yuri Ahronovitch, Riccardo Muti, Leonard Bernstein, Karl Martin e Daniele Gatti. Le Orchestre RAI di Roma, Torino, Milano, Napoli hanno tenuto a battesimo molti lavori orchestrali con i direttori: Caracciolo, Rossi, Sanzogno, Gracis, Urbini, Molinari Pradelli, Basile, Gusella, Janigro… Come pure l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala diretti da Adam Fischer e Paul Klecki, l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, la NBC di New York l’Orchestra del Festival di Venezia. Così pure, dirette da Ceccato: la Sinfonica di Hannover, la Staatskapelle di Dresda, Amburgo, Boston, Filadelfia, New York, Chicago, Detroit. Riccardo Muti con l’Orchestra della Scala, del Maggio Musicale Fiorentino, con l’Orchestra Sifonica di Filadelfia, la Carnegie Hall di New York. Solisti indimenticabili dal 1938 furono e sono: le cantanti Giulietta Simionato, Irma Bozzi Lucca, Franca Fabbri; i pianisti Gorini-Lorenzi, Ornella Politi Santoliquido, Maurizio Pollini, Sergio Marzorati, Chiara Cipelli, Chiaralberta Pastorelli, Bruno Canino, M. Isabella De Carli; i violinisti Bruno Bogo, Pina Carmirelli, Franco Gulli, Cesare Ferraresi, Felice Cusano, il Trio della Scala, l’Ensemble della Scala… Dal suo lungo catalogo, citeremo le opere più significative: Sette Sinfonie, molti lavori orchestrali tra cui gli importanti: Preludio elegiaco, Contrasti, Alternanze. Quattro Concerti per Orchestra, Strutture, Omaggio a Stravinsky, Studio per Orchestra. Tre Opere Liriche: Il Pozzo e il pendolo 1957 (Teatro Donizetti a Bergamo, La Fenice a Venezia, circuito dei Teatri dell’Emilia-Romagna, Teatro dell’Opera di Roma ecc.); La Smorfia (Libretto di Riccardo Bacchelli) 1959 (Teatro Villa Olmo di Como); Count Down 1969 (Piccola Scala Milano). Due Concerti per Pianoforte e Orchestra (1953 e 1968); Concerto per due Pianoforti e Orchestra (1962); due Cantate per Coro e Orchestra (1971 e 1984); Una Cantata per Soprano e Orchestra (1982); Concerto per Chitarra e Archi con Vibrafono (1981); un Concerto per Violino e Orchestra (1983). Molti lavori per Pianoforte tra cui la Sonatina (1939), la Fantasia (1955), Sintesi (1976), Tre Pezzi (1984), Ricercare per due Pianoforti (1976). Molta musica da Camera tra cui Musica per Sette (1976); due Quartetti per Archi (1935 e 1960); molti lavori per una o due Chitarre, Trio per Pf, Vl, Vc (1982-83); Studi da Concerto per Strumento Solo (dal 1971 al 1991); due Sonate per Violino e Pianoforte (1939 e 1980); Sonata per Violoncello e Pianoforte (1951). Musica per Organo tra cui: la Toccata Fantasia (1958) e Tre Pezzi (1985). Messa Italiana (1967) (testo di Bacchelli) per due Voci e Organo. Molte Liriche per Voce e Pianoforte, Mottetti, Madrigali, trascrizioni di musiche antiche e anche popolari per i Cori A.N.A., S.A.T e “Jubilate” di Legnano. Di Bruno Bettinelli “La Composizione Musicale” Ediz. Rugginenti, Milano. Il Trio Bettinelli, attivo da una decina d’anni è formato dai giovani Ilaria e Dario Cusano e Jacopo Di Tonno. Molte le opere stampate in CD: Rugginenti, Ricordi, Naxos, Brilliant, Bongiovanni, Ducale, La Bottega Discantica, Carrara (opera omnia per organo). Le biografie più significative sono: “Linguaggio Musicale di Bruno Bettinelli” a cura di E. Gabellich, ediz. Miano, Milano, seconda ediz. 1995; Bruno Bettinelli “Il cammino di un musicista” di Giulio Mercati, Ediz. Rugginenti, Milano 1998. È stato accademico di “Santa Cecilia”, dell’Accademia Cherubini di Firenze. Nel 2004 il presidente Ciampi l’ha insignito del titolo di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. L’Associazione Culturale MALALA di Treviglio organizza a scadenza biennale un Concorso Pianistico Internazionale a suo nome. Il Fondo Bettinelli: lettere, manoscritti, programmi si trova presso l’Associazione NoMus di Milano.
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